Convenzioni e discussioni per la traduzione italiana

Care e cari,

apro un nuovo thread – forse conviene farlo nella categoria https://forum.pkp.sfu.ca/c/translations/12? – ma idealmente proseguirei la discussione nata in questo:

Ho corretto alcuni refusi su Weblate ma mi son posto dubbi su determinati standard da seguire.
Vi chiedo di segnalarmi se esistano altre discussioni in merito o proprio dei documenti con linee guida definite, altrimenti questo potrebbe essere un po’ un tentativo di produrne.

Menziono alcuni utenti che hanno partecipato, dimenticherò sicuramente persone: @leonardo.mancini, @lsteele, @razzi, @nostrabramus, @bolelligallevi, @OdellDeefus

Un criterio che è emerso nella precedente discussione è quello di preferire le parole italiane, quando esistono, a partire dal caso più ovvio di submissionproposta.
Un ulteriore criterio che proporrei è quello di cercare di essere il più possibile fedeli alla versione inglese, verificando al contempo che il contesto in OJS sia coerente.

Ho finora incontrato alcuni altri casi per me problematici sui quali interverrei, ma penso sia utile che ci sia un minimo di consenso prima di modificare l’esistente, per esempio:

  • Unscheduled riferito allo stato di una proposta diventa Rimosso dalla pianificazione, che è fuorviante; proporrei un Non pianificato o programmato (ma si parla sempre di pianificare):
    funziona meglio in caso di submission non ancora associata al fascicolo (che è l’uso prevalente), ho riscontrato molta incertezza negli editor davanti all’attuale etichetta.

  • Editorial Team in italiano è diventato Comitato Scientifico ed Editoriale che per me crea molti problemi:
    non è detto che una rivista abbia un comitato scientifico e l’etichetta originale non lo menziona,
    non è detto che le informazioni appaiano sulla stessa pagina,
    non include l’eventuale staff non facente parte del comitato editoriale.
    Proporrei un semplice Redazione o in alternativa un Team editoriale che però suona molto male

  • How to ensure all files are anonymized oggi diventa Come assicurare una revisione cieca
    A mio parere è preferibile tradurre più fedelmente con Come assicurare che i file siano anonimi (cosa che in una stringa ho fatto, salvo poi pensarci un po’ su ed ecco questo post…): il testo della guida parla solo dell’anonimato dei file, non di altro

Avete pareri su queste traduzioni?
Avete casi simili che possono risultare fuorvianti?
proviamo a parlarne qui o direttamente sotto alle singole voci di Weblate?
(mi pare più comodo qui)

Ciao Piero, grazie per avere ripreso questa conversazione, che in effetti con i recenti aggiornamenti era diventato necessario recuperare.

Non sono un fan dell’italiano a tutti i costi (per esempio, l’uso dell’inglese in diversi casi facilità la parità di genere), ma tutti i casi che poni possono essere risolti, secondo me.

  • Unscheduled: proporrei Da programmare (non mi è chiaro perché si sia usato “pianificare”; nella mia esperienza, per le persone che usano il sito è un verbo che suona strano). Ci evita problemi di concordanza sia di genere (proposta non programmato) sia di numero (articoli non programmato).

  • Editorial Team: è certamente Redazione, poiché vi vengono inseriti automaticamente i nomi delle persone assegnate ai ruoli redazionali, mentre non vi appaiono i nomi del comitato scientifico (che non è un ruolo in OJS). In subordine emerge il problema di come rendere Editor e Section editor: proporrei Direzione e Responsabili di sezione, ma questo creerebbe difformità obbligando a tradurre anche Guest editor, per il quale non ho una soluzione (curatore ospite?)

  • How to ensure all files are anonymized: la revisione cieca è impossibile se i file non sono anonimi, e revisione chiama in causa tanto chi fa la proposta quanto chi la valuta. In questo caso, lascerei (o sostituirei assicurare con garantire, giusto per evitare l’anglicismo). Non so se valga la pena chiarire la guida, ma “revisione cieca” risuona nelle redazioni più di “anonimato”.

my two cents,
Odell

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Ciao Piero e un saluto a tutti,

Il problema della traduzione è senz’altro importante. Non credo che una traduzione possa essere perfetta per tutte le situazioni ma senz’altro è necessario concordare – almeno tra di noi – l’uso di alcuni termini.

Sollevi un problema sentito. Purtroppo io non ho nemmeno accesso – con la mia versione installata – alla traduzione più recente, a cui ho collaborato più di un anno fa.

PKP sta anche testando un sistema nuovo per la traduzione (Crowdin), ma credo non sia un progetto a breve scadenza. Ho preso parte al test, magari ha partecipato anche qualcuno di voi?

Io proporrei di organizzare una call e capire come vogliamo muoverci, capire se possiamo intervenire in Weblate capitolo per capitolo, vedere se possiamo suddividere il lavoro, ecc. Insomma, è un tema molto ampio, ma che sarebbe bene affrontare con sistematicità, piuttosto che con interventi spot.
Cosa ne dite?
Lucia

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Grazie,

Mi piace come soluzione ma appunto bisognerà pescare i vari punti in cui viene usato e adattare di conseguenza (ci posso pensare io, in caso)

qui farei partire un off topic sul fatto che sulla 3.2 non trovo più questa funzione, ma magari in un altro thread…

su questo punto gli sviluppatori stanno cercando di abbandonare l’uso di blind in quanto abilismo e la mia esperienza con le redazioni mi dice che c’è poca conoscenza di cosa significhi realmente “cieco” e “doppio cieco” (:zipper_mouth_face:), per cui abbandonerei volentieri in favore di “anonima” e “reciprocamente anonima” o formule simili.

Ciao,

un altro dopo un anno? si son trovati male con Weblate? in effetti non l’ho trovato molto comodo, ma è anche vero che ho poche esperienze di localizzazione software.

Vediamo se si ricrea un gruppetto di persone, io partecipo volentieri ma dubito che riuscirò a garantire continuità:
anche per questo pensavo di provare a discutere e raccogliere casi e criteri qui, in modalità asincrona credo sia più facile gestire la presenza a singhiozzo e il naturale turnover delle persone.

Non son sicuro che sia abilitato in questo forum ma di solito è anche possibile trasformare il primo post in un wiki da modificare di volta in volta con le info più importanti (magari come sommario delle decisioni prese).

Sulla versione di OJS al momento sono sulla 3.2 e credo ci starò abbastanza a lungo!

Ciao a tutti e grazie @piero_tasso per avermi incluso nel post. Saluto le persone con cui ho già avuto modo di scambiare opinioni in passato.
A mio avviso l’aspetto della traduzione italiana di OJS resta molto rilevante e ancora oggi al centro di miglioramenti possibili, oltre che di vuoti da colmare (l’ultima volta che ho provato ad abilitare la lingua italiana ho trovato una infinità di stringhe di ## per parti non tradotte). Io uso per la maggior parte delle riviste OJS 3.2, e sto facendo estrema fatica ad aggiornare al 3.3. Questa ansia perenne degli aggiornamenti mi scoraggia personalmente molto e getta molta ombra sull’uso di questo software, che necessiterebbe secondo me di una procedura di aggiornamento molto più semplice e automatica.
Venendo al tema della traduzione, mi sento di dissentire sull’ipotesi di tradurre Editorial Team in Redazione, poiché al suo interno appaiono tutti gli organi della rivista e non solo la Redazione: dunque anche i comitati direttivi, scientifici etc. Ciò che appare tra l’altro osservando molte riviste è che esiste una certa variabilità nelle diciture che le riviste adottano in questi ambiti, che persino l’Anvur fa fatica a raccogliere entro un unico contenitore (nel regolamento riviste si parla infatti di ogni possibile dicitura che possa rientrare in questo ambito).
In sintesi, o lascerei il pur generico e perdonabile “Comitato Scientifico ed Editoriale”, oppure tradurrei in “Organi della rivista”, che però non appare molto più elegante.
Sulla traduzione di Unscheduled mi pare che le vostre ipotesi siano tutte buone.
Nella pagina delle proposte vi è inoltre la frase davvero ostica: “Vai al Login o Registrazione sono richiesti per sottoporre articoli”, assolutamente da cambiare. Accogliere così un autore o un’autrice ha un che di non molto invitante.
Continuo inoltre a pensare che non si debba parlare in italiano di “submission”, ma di “proposta”. L’uso predominante delle parole inglesi, anche quando non vi è bisogno alcuno, è di derivazione commerciale e mediatica, e andrebbe a mio avviso sconsigliato nell’ambito almeno delle riviste.
Un caro saluto a tutti,
Leonardo

Direi che, a giudicare dal numero di persone che ha risposto, forse è opportuno organizzarci con una qualche specie di riunione (programmiamola: gli interventi sono necessari ma, se posso, non propriamente urgenti).

Io sto seguendo proprio in questi giorni le migrazioni da 2.4.x a 3.2 e 3.3 di alcune riviste, e da 3.1 a 3.3 di altre: posso raccoglierne le doléances, ma forse è il caso di condividere un documento su cui annotare via via tutto?
@lsteele io non ho partecipato al test, e confesso di non essermi cimentato con Weblate, ma imparo volentieri.

@leonardo.mancini , @piero_tasso : Editorial Team / Redazione / Altro: nell’esperienza che sto avendo io, al momento dell’aggiornamento le persone che hanno un ruolo redazionale sono automaticamente importate in un elenco sotto “Editorial Team”. In esso non figurano i membri del comitato scientifico (essere un membro del comitato scientifico non corrisponde, in OJS, a un ruolo), ma editor, section editor, layout manager, copy… L’impressione che ho io è che “Editorial Team”, sul lato pubblico, sia richiamato solo in questa pagina, e non ricorra altrove. Se così è, dal momento che il titolo della pagina è personalizzabile intervenendo sui menu di navigazione, il problema non sussiste: ciascuna rivista sceglierà la propria soluzione, conformemente alla varietà che Leonardo ha giustamente evidenziato.
Sul backend, sia nella 3.2 sia nella 3.3 “Editorial Team” diventa “Team Editoriale” in Settings->Journal->Masthead->Key Information (Impostazioni->Testata->Testata(sic)->Informazioni chiave), e il contenuto personalizzabile del riquadro è quello che viene richiamato dalla voce di menu di naigazione “Editorial Team” [non sono sicuro di essere riuscito a spiegarmi…], quindi forse questo non è un problema.

Buongiorno,

Riprendo il filo di questa discussione per porre nuovamente all’attenzione di tutte e tutti l’esigenza di correggere numerose parti di testo in italiano di OJS. In generale, segnalo come premessa che:

  • attualmente sono presenti ancora vistosi refusi ed errori (ortografici, grammaticali, e di sintassi);
  • il sito parla unicamente al maschile, e non rispetta dunque la questione di genere. Sarebbe preferibile usare le forme impersonali per evitare di prediligere il maschile o il femminile;
  • il sito da inutilmente del “tu”; sarebbe preferibile usare il “lei”, dato anche l’ambito non informale delle riviste scientifiche.

Pertanto, vorrei cimentarmi nel lavoro di integrazioni di tali correzioni nel pacchetto di traduzione. Ho inteso che a tal fine occorra e si possa intervenire direttamente su Weblate. Se qualcuno ha esperienza a tal proposito, e desidera partecipare all’ingrata operazione, per colmare lacune davvero penose, sarei molto grato. Sarebbe possibile parlarne?
Con un caro saluto,
Leonardo

Buongiorno,

Vorrei informare la comunità italiana del forum di OJS che ho avviato il lavoro di revisione linguistica. Provo a elencare qui di seguito i criteri adottati e la tipologia di interventi:

  1. correzione dei refusi ricorrenti e di ogni natura sparsi (accenti sbagliati, apostrofi al posto di accenti, doppi spazi, lettere mancanti o in eccesso, sillabe ripetute o mancanti all’interno delle parole, e altro ancora);
  2. eliminazione delle ripetizioni nelle stesse frasi;
  3. adeguamento al maschile/femminile e attenzione al linguaggio di genere (evitando ad esempio di salutare tutti gli utenti “Gentilissimo”, come prima spesso accadeva); quando possibile, predilezione dell’impersonale e delle forme implicite;
  4. uso dell’italiano al posto dei termini inglesi e degli inglesismi (in italiano non si dovrebbe dire “sottomettere” per “inviare una proposta”; così come non si dovrebbe dire “applicare” per “inviare una candidatura”). Alcuni ulteriori esempi: prediligerei “promemoria” per “reminder”; “proposta editoriale” per “submission”, etc.;
  5. uso di “proposta editoriale” al posto di “manoscritto” (dato che, semmai, si sarebbe dovuto scrivere “dattiloscritto”);
  6. uso del Lei e non del tu, dato anche il contesto scientifico;
  7. quando opportuno e più indicato, uso dell’infinito al posto dell’imperativo (es. “Proporre una revisione”, anziché “Proponi una revisione”);
  8. inserimento dei saluti nelle email, dove mancavano (apertura e chiusura);
  9. in generale, uso di un tono cortese nelle email, migliorando e rendendo un poco più umana, almeno come auspicio, la comunicazione;
  10. eliminazione di eccessivi e doppi spazi a capo;
  11. uniformazione delle virgolette caporali e doppie alte, a favore di quelle alte;
  12. inserimento di traduzioni prima integralmente mancanti;
  13. uso degli articoli e delle preposizioni quando la lingua lo richiede (dunque, ad esempio, “Rifiuto dell’incarico di revisione” e non “Rifiuto incarico revisione”);
  14. completamento delle traduzioni nei casi, ancora numerosi, necessari;
  15. ricerca di una stretta corrispondenza fra la formattazione html dei testi originali inglesi e le versioni in italiano, al fine anche di evitare che Weblate indichi le traduzioni in arancione, e non in verde;
  16. ripristino delle forme di cortesia quando erano presenti nell’inglese ma non erano state riportate in italiano (“gentilmente”, o simili, per “please”, etc.); preferenza inoltre di “promemoria”, al posto di “sollecito” per l’inglese “reminder”.

Vi aggiornerò sull’avanzamento del mio lavoro, in attesa di pareri o di partecipazioni, con la speranza di poter offrire un buon contributo a un software che, ormai, è diventato uno standard nell’ambito dell’editoria scientifica, ma che necessita sicuramente di una revisione linguistica approfondita, almeno per la parte italiana.
Cordiali saluti,
Leonardo Mancini

Buongiorno,

Scrivo questo aggiornamento per un futuro riferimento. Il mio lavoro di revisione linguistica e di aggiornamento delle traduzioni procede tutto sommato bene. Ho già dovuto rivedere e rileggere almeno due volte le traduzioni da me inserite, sulla base di criteri di miglioramento che ho individuato in corso d’opera e per una più precisa resa finale. Proseguo dunque lungo questa strada.
Con un saluto molto cordiale,
Leonardo

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